Truffa ricostruzione caserma: 12 indagati, sequestri a L'Aquila e Tortoreto

L’AQUILA – Dodici indagati, tra cui gli ex vertici della sede di Roma e di quella dell’Aquila del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lazio-Abruzzo-Sardegna, Giovanni Guglielmi e Giancarlo Santariga, in un’inchiesta della Procura della Repubblica dell’ Aquila sull’appalto (del Provveditorato con fondi della Protezione Civile) per la ricostruzione post terremoto della caserma Campomizzi dell’Aquila, attualmente sede degli Alpini. La Guardia di Finanza sta procedendo al sequestro di immobili, tra L’Aquila e Tortoreto per un equivalente di 2 milioni e mezzo di euro ai danni di due imprese aquilane del ‘Consorzio Federico II’ nato un mese dopo il sisma del 6 aprile 2009. Le ipotesi di reato sono turbativa d’asta, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d’ufficio, reiterate falsità ideologiche commesse da pubblici ufficiali e da privati ed emissione o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per 600mila euro. L’accusa è che dirigenti e tecnici del Provveditorato Opere Pubbliche, sedi interregionali di Roma e coordinata dell’Aquila, avrebbero adottato procedure e soluzioni tutte finalizzate a fare eseguire le opere previste nella Caserma Campomizzi alle imprese aquilane del ‘Consorzio Federico II’. Le due imprese aquilane che fanno parte del Consorzio, rispondono anche ai sensi del D.l.vo 8/6/2001, n. 231 che prevede la responsabilità amministrativa degli Enti. L’ingiusto vantaggio patrimoniale conseguito dalle due importanti imprese aquilane è stato quantificato dai periti tecnici, incaricati dalla Procura della Repubblica, in 2,5 milioni di euro e configura l’ipotesi di truffa aggravata consumata ai danni del Provveditorato Opere Pubbliche e della Protezione Civile.